E’ questa una malformazione acquisita a seguito di un grave trauma del volto, o conseguente ad un intervento di rinoplastica che ha comportato una asportazione eccessiva del dorso nasale. Può però essere anche correlato a caratteristiche razziali: i Giapponesi , ad esempio presentano questa peculiarità, associata ad una piega cosiddetta “epicanto” dell’angolo nasale della palpebra superiore. La correzione chirurgica non è assolutamente delle più facili, in quanto ha come obiettivi sia la ricostruzione funzionale, cioè respiratoria del naso, sia quella estetica. Come sosteneva uno dei miei Maestri, in Chirurgia Plastica del naso,se vogliamo scrivere come si può togliere ancora un pochino, basta un libro di poche pagine, mentre se vogliamo affrontare l’argomento su come si “aggiunge un pochino” non basta una piccola biblioteca.Entrando in merito alle tecniche, va fatta una profonda differenziazione se la “sella” include anche la “caduta” della punta nasale oppure no. Nel caso la punta nasale abbia necessità di sostegno affronto il problema trapiantando osso in corrispondenza del dorso nasale, che, oltre ricostruire il dorso, ha la caratteristica di offrire un valido appoggio anche alla punta nasale stessa.Nel caso in cui invece la punta abbia sostegno proprio, e questi sono i casi più frequenti, tralasciando le procedure sulla ricostruzione funzionale, cioè respiratoria, l’intervento consiste nella ricostruzione del dorso nasale il più simile al disegno ideale e con la sofficità auspicabile. Il tessuto che abitualmente uso per questo tipo di ricostruzione è la galea aponeurotica. Questo tessuto è contenuto al di sotto del cuoio capelluto e il suo prelievo non lascia cicatrici visibili, in quanto al di sotto dei capelli. E’ possibile eseguire l’intervento in anestesia locale, in regime di Day hospital. Ho avuto la fortuna di acquisire una grande esperienza sulla tecnica in questione negli anni passati in Brasile, in quanto la colonia Giapponese è molto grande. Si hanno perciò molti casi di ragazze bellissime con genitori uno giapponese e l’altro di razza europea, che richiedono al Chirurgo Plastico la correzione del naso sellato e dell’epicanto. La galea prelevata viene collocata sotto la pelle del dorso, modellata in relazione alla deformità e fissata con dei cerottini di carta. Il post-operatorio non è particolarmente impegnativo, a non essere l’attenzione dei primi 15 giorni, in cui il paziente porta i cerottini sul naso, appunto di evitare che traumi o simili possano spostare l’innesto. Dopo tale data, si rimuovono i cerottini e gli eventuali punti di sutura, e bisogna soltanto avere la pazienza di aspettare 10-12 mesi per vedere il risultato definitivo. Non essendoci cicatrici esterne, se non in casi del tutto particolari, non esistono attenzioni speciali per quanto riguarda la esposizione ai raggi solari.
|